In questo articolo presentiamo una tecnologia messa a punto dal nostro team di sviluppatori, un progetto nato da un’esigenza interna e diventato una risorsa aperta a tutti.
Kayak, questo il nome che gli abbiamo assegnato, è un’interfaccia a riga di comando per interagire con l’ambiente di sviluppo Docker. Fornisce un punto di partenza per la creazione di un’ambiente di sviluppo WordPress utilizzando PHP, MySQL e Redis, senza richiedere alcuna esperienza precedente con Docker.
Perchè abbiamo sviluppato Kayak?
Con l’aumento del numero di sviluppatori e di progetti ci siamo resi conto che standardizzare gli ambienti di sviluppo era fondamentale per evitare brutte sorprese in produzione.
È diventato subito altrettanto chiaro che non potevamo diventare esperti di Docker per gestire e mantenere questi ambienti, e che quindi dovevamo semplificare al massimo tutte le operazioni necessarie.
L’ispirazione arriva da un progetto open source in ambiente Laravel, chiamato Vessel. Kayak prende alcune delle idee e dei comandi di Vessel e li trasporta in un altro contesto, quello di WordPress.
Perchè utilizzare una tecnologia nuova?
Ci sono tantissime tecnologie già esistenti e sono anche ottime: Local, Lando e ogni giorno ne spuntano di nuove. Perchè quindi non scegliere quelle?
Le abbiamo provate e testate, ma nessuna faceva mai al 100% quello che ci serviva e nel modo in cui lo avremmo voluti. Ci saremmo dovuti adattare al software anziché il contrario, ma noi siamo sviluppatori!
Kayak è un ottimo esercizio che ci costringe a capire come vorremmo che fosse il nostro processo e a imparare a costruirlo.
Gli altri software sono molto completi e probabilmente ci permetterebbero di raggiungere buoni risultati, ma non aggiungeremmo nulla di nuovo alle nostre conoscenze!
Le funzionalità di Kayak
La principale funzionalità di Kayak è fornire un ambiente di sviluppo WordPress in pochi minuti.
Grazie a un semplice file di configurazione, l’installazione le la configurazione iniziale di WordPress sono a un comando di distanza: kayak install
In pochi minuti e senza altro intervento, lo sviluppatore ha a disposizione un’installazione di WordPress pronta all’uso, senza doversi preoccupare di connessioni al database o inventare password.
La “magia” di questo software è che semplifica con pochi comandi un problema che richiede anche mesi per capirlo e padroneggiarlo.
Storia
- 24 novembre 2016 – primo commit
- 6 febbraio 2017 – auto installazione di WordPress con un file di configurazione
- 22 dicembre 2017 – il comando kayak share permette di condividere temporaneamente il proprio ambiente locale per essere visto da un collega o un cliente
- 10 aprile 2019 – con l’inclusione di wordmove, possiamo gestire la sincronizzazione dell’ambiente di sviluppo locale con gli ambienti di staging e produzione
- 18 maggio 2022 – connessione https in locale
Roadmap
- Esecuzione di composer e node direttamente da Kayak
- Semplificazione dell’inizializzazione di un progetto
- Semplificazione sincronizzazione del database
- Migliore gestione dei plugin
Il significato dietro al naming
I software legati a Docker utilizzano termini legati alle imbarcazioni, perché Docker utilizza degli strumenti chiamati “container“.
Il nome Kayak è stato scelto per rimarcare la leggerezza che contraddistingue il nostro software: non vuole fare troppe cose, non risolve tutti i possibili problemi e non trasporta molto peso, ma permette di navigare serenamente per piccoli e brevi viaggi, proprio come fa una piccola canoa!